Secondo i dati dell’Associazione brasiliana del ferro e dell’acciaio (IABr), nel gennaio 2021 la produzione brasiliana di acciaio grezzo è aumentata del 10,8% su base annua raggiungendo i 3 milioni di tonnellate.
A gennaio, le vendite interne in Brasile sono state pari a 1,9 milioni di tonnellate, con un incremento del 24,9% su base annua;il consumo apparente è stato di 2,2 milioni di tonnellate, con un incremento del 25% su base annua.Il volume delle esportazioni è stato di 531.000 tonnellate, con un calo del 52% su base annua;il volume delle importazioni è stato di 324.000 tonnellate, con un aumento anno su anno del 42,3%.
I dati mostrano che la produzione di acciaio grezzo del Brasile nel 2020 è stata di 30,97 milioni di tonnellate, con un calo su base annua del 4,9%.Nel 2020, le vendite interne in Brasile hanno raggiunto 19,24 milioni di tonnellate, con un incremento del 2,4% rispetto allo stesso periodo.Il consumo apparente è stato di 21,22 milioni di tonnellate, con un aumento su base annua dell'1,2%.Sebbene colpito dall’epidemia, il consumo di acciaio non è diminuito come previsto.Il volume delle esportazioni è stato di 10,74 milioni di tonnellate, in calo del 16,1% su base annua;il volume delle importazioni è stato di 2 milioni di tonnellate, in calo del 14,3% su base annua
L’Associazione brasiliana del ferro e dell’acciaio prevede che la produzione brasiliana di acciaio grezzo dovrebbe aumentare del 6,7% nel 2021 fino a 33,04 milioni di tonnellate.Il consumo apparente aumenterà del 5,8% a 22,44 milioni di tonnellate.Le vendite nazionali potrebbero aumentare del 5,3%, raggiungendo 20,27 milioni di tonnellate.Si stima che il volume delle esportazioni raggiungerà 11,71 milioni di tonnellate, con un incremento del 9%;il volume delle importazioni aumenterà del 9,8% a 2,22 milioni di tonnellate.
Lopez, presidente dell'associazione, ha affermato che con la ripresa della “V” nell'industria siderurgica, il tasso di utilizzo delle attrezzature nelle imprese di produzione dell'acciaio ha continuato ad aumentare.Alla fine dello scorso anno era pari al 70,1%, il livello medio più alto degli ultimi cinque anni.